Quando una persona si definisce ipertesa?
E’ importante dare una definizione di questo concetto, poichè la pressione subisce notevoli fluttuazioni durante l’arco della giornata (ad esempio al mattino e nel tardo pomeriggio è più alta) in base ad alcuni fattori. La pressione si definisce alta quando la pressione arteriosa minima supera costantemente 90 mmHg e la pressione massima 140 mmHg.
Dieta e stile di vita per l’ipertensione
La pressione alta può essere causata da diversi fattori. Una cattiva alimentazione e uno stile di vita poco sano influiscono moltissimo sulla salute. Il primo alimento da evitare è il sale ma non soltanto quello puro aggiunto agli alimenti, ma anche quello già compreso in essi. Sono proibiti quindi gli insaccati, cibi confezionati, salse e sughi pronti. Esistono alternative valide al sale per insaporire gli alimenti, come le spezie e le erbe aromatiche.
Altri alimenti da evitare dagli ipertesi sono i dolciumi e gli zuccheri raffinati. Pasta e pane sono da preferire integrali.
Fumo ed alcol sono da abolire completamente (non solo per l’ipertensione!). La dieta deve essere quindi basata su verdure e frutta fresca, cereali e legumi con cotture leggere. La caffeina va limitata. All’alimentazione sana va aggiunto del sano movimento fisico, anche leggero come la camminata, purchè sia costante. Inoltre, è molto importante non sottoporsi a stress eccessivi e praticare tecniche di rilassamento, come lo yoga e bagni caldi rilassanti con olio essenziale di lavanda.
Rimedi naturali per l’ipertensione
- Vischio: questa pianta è utile a regolare il sistema cardiocircolatorio. Diuretico. Solitamente viene assunto sotto forma di tintura madre e le dosi, ovviamente, devono essere consigliate da uno specialista.
- Aglio: tra le numerose proprietà dell’aglio c’è quella di essere un anticoagulante. Oltre che con l’alimentazione, esso può essere assunto attraverso integratori.
- Tè e karkadè: il tè nero era considerato nemico della pressione alta, come il caffè. Recenti studi sembra abbiano dimostrato il contrario. Questo, come la tisana al karkadè, andrebbe consumato almeno 3 volte al giorno.
- Biancospino: sotto forma di tisana aiuta comnbattere l’iperattività.
- Passiflora: la tisana fatta con le parti aeree essicate, è un rimedio molto efficace contro ansia e tachicardia. Molto utilizzata in menopausa.
- Ulivo: si utilizza il gammoderivato. Le foglie sono efficaci non solo contro l’ipertensione ma anche contro il colesterolo.
Cosa fare se la pressione massima è alta
Questo nuovo appuntamento che vi stiamo proponendo siamo sicuri che tornerà utile a tanti di voi. Come avrete intuito dal titolo vedremo tra qualche minuto passo per passo cosa fare se la pressione massima è alta. I valori della pressione dovrebbero sempre stare nella norma il più possibile, cosi da non andare assolutamente incontro a molti disturbi che possono colpire l’apparato cardiovascolare e tutti i rischi che questi vanno a comportare.
Ma se si scopre cosi da un giorno all’altro di avere incredibilmente la pressione alta che bisogna fare? Ovviamente innanzitutto non fatevi prendere dal panico è la mossa più sbagliata che potete fare. Ecco allora solo per voi tutte le info più importanti che vi serviranno per riuscire a capire una volta per tutte cosa fare se la pressione massima è alta, il vostro benessere viene prima di tutto tenetelo bene a mente.
COSA FARE IN CASO DI PRESSIONE ALTA
Cosa bisogna fare quindi quando ci si rende conto che la pressione ha dei valori più alti del dovuto? Una cura definitiva evidenziamo fin da subito per il momento non esiste questo è poco ma sicuro, ma quello che è possibile mettere in atto è tenere costantemente sotto controllo la situazione cosi che non peggiori ancor di più con il passare del tempo. Sicuramente serve badare di più a ciò che si mangia molto importante cercando di adottare uno stile di vita il più sano possibile, mentre altre volte, se la pressione è già più alta del solito e lo si scopre cosi di punto in bianco, è necessario intervenire con un’apposita terapia di tipo farmacologico che va prescritta dal dottore.
Ma quali sono, alla fin dei conti, i comportamenti alimentari che non bisogna adottare in caso si soffra di pressione alta? In cucina, il numero di tutti il più temuto in assoluto è senz’altro il sale! In linea generale bisognerebbe, senza girarci troppo attorno, assumere come minimo una quantità di sodio giornaliera stando particolarmente attenti a non superare i tre grammi, anche se sinceramente parlando, tantissime volente si tende a superarla e di molto, il limite purtroppo va rispettato alla lettera.
Da tenere fuori se soffrite di pressione alta o se vi rendete conto di averla elevata più del solito, tutto ciò che contiene sale, come i prodotti che contengono salsa di soia, lievito, bicarbonato, ma anche eventuali insaccati e prodotti in scatola rigorosamente sconsigliati, che oltre al sale contengono anche conservati e additivi, nemici numeri uno delle arterie e della salute in generale del cuore.
Sempre restando in tema pressione alta andrebbe limitata il più possibile la quantità di sale che si usa in cucina per preparare e condire qualsiasi alimento. Se in alcuni casi questi blocchi o meglio limitazioni sono estremamente complicate, nel caso in cui ad esempio bisogna salare l’acqua della posta, in altre circostanza invece rinunciare al sale è di gran lunga più facile di quanto si creda. Affidarsi alle moltissime spezie in circolazione per condire il pesce, verdure e carne è infatti una soluzione perfetta per riuscire a limitare notevolmente il consumo di sale ogni giorno. Non è difficile, come in tutte le cose ci vuole forza di volontà in caso contrario non si va da nessuna parte.
Oltre a questi accorgimenti che riguardano l’alimentazione,l per riuscire a combattere al meglio la pressione alta serve muoversi. Fare sport è importantissimo in particolar modo fare esercizi di tipo aerobico, oltre che aiutano a perdere i chili in eccesso, sono anche quelli che aiutano a ridurre la pressione del sangue e agevolano moltissimo l’attività cardiaca. Potete mettere in atto un’infinità di esercizi, come le camminate fuori all’aria aperta molto salutari, la bici o il nuoto; quello che realmente più conta su tutto è muoversi, la sedentarietà non vi porta da nessuna parte.
Sbalzi di pressione: cause, prevenzione e rischi
Mentre le fluttuazioni quotidiane della pressione sanguigna spesso non sono motivo di preoccupazione, sperimentare grandi variazioni costituisce un problema da affrontare con determinazione. La pressione sanguigna misura la forza del sangue contro le pareti delle arterie mentre il cuore lo pompa. Sebbene lievi fluttuazioni della pressione sanguigna quotidiana siano fisiologiche, grandi variazioni sono state collegate a una miriade di problemi di salute, tra cui malattie cardiache e declino cognitivo.
Le oscillazioni della pressione sanguigna hanno numerose cause, tra cui stress e condizioni di salute sottostanti. Per mitigare tali rischi, è importante comprendere meglio le cause dei picchi e dei cali della pressione sanguigna e come gestirli. Letture regolari della pressione sanguigna, modifiche dello stile di vita e farmaci possono aiutare a controllare la pressione sanguigna instabile.
Le cause e i rischi degli sbalzi di pressione
La pressione sanguigna misura la forza del sangue contro le pareti delle arterie mentre il cuore la pompa. Le letture comprendono sia la pressione sistolica che diastolica. La pressione sistolica misura la pressione a ogni contrazione del cuore o battito cardiaco, mentre la pressione diastolica misura la pressione tra ogni battito cardiaco. La pressione sanguigna viene letta come sistolica rispetto a diastolica (sistolica / diastolica) con misurazioni scritte come millimetri di mercurio (mm Hg).
Gli adulti di età pari o superiore a 65 anni sono incoraggiati a gestire la pressione sanguigna secondo il nuovo standard di trattamento <130/80 mmHg, che varia rispetto al passato, poiché la pressione sistolica era stata <140 per le persone di età inferiore ai 65 anni e <150 per le persone di età pari o superiore a 65 anni. Tuttavia, la pressione sanguigna può variare a causa di farmaci, cattiva alimentazione, condizioni di salute e stress.
Monitoraggio e gestione degli sbalzi di pressione
Gli individui dovrebbero monitorare regolarmente le pressioni del sangue per aiutare a identificare non solo la pressione alta, ma anche eventuali sbalzi anomali.
I suggerimenti per monitorare accuratamente la pressione sanguigna includono:
- Riposare per almeno cinque minuti prima di eseguire la misurazione, oltre a rimanere fermi durante l’esecuzione.
- Prendere una media di due letture a distanza di almeno un minuto.
- Svuotare la vescica ed evitare le bevande contenenti caffeina prima di misurare la pressione sanguigna.
- Rimanere coerenti sui tempi in cui si prende la pressione sanguigna.
Opzioni di gestione e trattamento
La gestione e il trattamento della pressione arteriosa possono essere raggiunti modificando lo stile di vita e rispettando i farmaci se prescritti. Gli individui sono prima incoraggiati a controllare la pressione sanguigna apportando cambiamenti nello stile di vita sano, con l’inclusione di una dieta nutriente, regime di esercizio fisico, tecniche di gestione dello stress e sonno adeguato. I fumatori dovrebbero anche interrompere l’abitudine, insieme a moderare l’assunzione di alcol.
Se i cambiamenti nello stile di vita e la pressione sanguigna sono ancora incontrollati, possono essere prescritti farmaci. Alla fine, però, è opportuno consultare il proprio medico curante per la scelta di un piano di azione che possa essere performante in base alle proprie condizioni e necessità individuali.
Quando e come si misura la pressione durante la giornata?
Molte persone hanno bisogno di tenere sotto controllo la pressione arteriosa durante la giornata. Purtroppo, come quasi tutti sanno, i cosiddetti “sbalzi” oppure una pressione troppo alta o troppo bassa comportano delle disfunzioni piuttosto gravi che non giovano al fisico. Per questa ragione occorre acquistare un misuratore di pressione arteriosa per controllarla spesso. Ci sono dei comportamenti da adottare per svolgere questa funzione. Sono dei piccoli e semplici accorgimenti che se ignorati, possono comportare una misurazione errata con la conseguenza di un controllo sbagliato.
L’importanza dell’orario di misurazione
E’ importante scegliere un orario in cui effettuare la misurazione e rispettarlo giornalmente. Infatti gestire questa operazione in momenti diversi da quello predisposto può comportare l’inaffidabilità dell’operazione. Ciò deriva dal fatto che il nostro fisico presenta di per sè delle variazioni di pressioni arteriosa che cambiano durante l’arco della giornata e solo ripetendo la determinazione nella stessa ora il risultato sarà veritiero.
Inoltre non tutti sanno che il metodo migliore per la valutazione è quello di ripetere l’operazione circa tre volte consecutive in modo non troppo ravvicinato, per non rischiare di aumentare artificialmente il battito cardiaco. Infine si procederà a calcolare la media dei risultati per ottenere quello veritiero.
Il modo esatto per misurare la pressione arteriosa
Innanzitutto occorre prestare attenzione alla posizione assunta dal braccio durante la misurazione. Quest’ultimo infatti deve essere appoggiato su di una sedia o un tavolo in modo tale che il bracciale dell’apparecchio si trovi in corrispondenza dell’altezza del cuore. Questa posizione permette al sangue di circolare in maniera stabile. Supportare l’arto in maniera scorretta è uno degli errori più comuni commessi dalle persone che si misurano la pressione da sole nelle prime volte. Dopo di ciò si può procedere all’uso dell’apparecchio.
Gli errori più comuni da evitare durante la misurazione
Cercare di rilassarsi il più possibile mentre è in corso la misurazione risulta il consiglio più utile. Per ottenere un risultato affidabile oltre alla posizione, che deve risultare comoda e rispettare, come già sottolineato, la posizione del braccio, occorre rimanere tranquilli e rilassati per tutto il tempo evitando qualsiasi tipo di sussulto. Dimenticarsi di andare in bagno prima della valutazione è un altro errore da evitare: la vescica piena comporta uno sfalsamento dei valori arteriosi.
Le gambe accavallate devono essere evitate: questo modo di restare seduti comporta un innalzamento del valore arterioso che può raggiungere gli otto punti in più. Il bracciale dell’apparecchio va posizionato in modo corretto e la vestibilità di quest’ultimo deve essere precisa. Un bracciale troppo piccolo o viceversa compromette il risultato. Inoltre il suddetto bracciale non deve essere mai essere posizionato sulla manica del vestito, ma occorre collocarlo a diretto contatto con la pelle. Commettendo questo errore la pressione arteriosa può variare aumentando anche di 50 punti in più del dovuto.
Pressione alta e giramenti di testa: cosa evitare
Soffri di pressione alta accompagnata spesso da fastidiosi giramenti di testa? Ecco come modificare il tuo stile di vita per evitare che la sensazione di vertigini ti accompagni per la maggior parte delle tue giornate.
Pressione alta: di cosa si tratta
L’ipertensione arteriosa, conosciuta anche come pressione alta, interessa più o meno una decina di milioni di persone solo nel nostro Paese e colpisce soprattutto uomini e le donne dopo la menopausa.
Quella dell’ipertensione è una condizione spesso asintomatica, quindi molti soggetti più giovani potrebbero soffrirne senza esserne a conoscenza, ma con l’avanzamento dell’età l’apparato cardiocircolatorio peggiora e notare dei valori pressori non in linea risulta in quel caso meno complesso.
Le cause più comuni dell’ipertensione sono da ricercare nello stile di vita che viene condotto abitualmente, i cibi che ingeriamo, ma anche nella predisposizione genetica ed essendo appunto spesso una condizione asintomatica potrebbe essere difficile rendersi conto autonomamente che qualcosa non va. Tuttavia, capita a volte di soffrire di malesseri giudicati con molta leggerezza e che meriterebbero più attenzioni perché vere e proprie manifestazioni di una condizione di ipertensione arteriosa: attenzione allora a continui mal di testa mattutini, vertigini e giramenti di testa durante la giornata e alterazioni della vista, che sono i sintomi principali della pressione alta.
Pressione alta e alimentazione
Per controllare l’ipertensione è fondamentale mantenere uno stile di vita alimentare sano: sì a una dieta equilibrata e ben bilanciata, capace di fornire tutte le vitamine e i nutrienti necessari al corpo. La prima, importantissima regola è quella di ridurre drasticamente, se non addirittura eliminare completamente, il sale. Scegli di arricchire i tuoi piatti con le varie spezie, anche quelle che non conosci, e ti accorgerai che il corpo inizierà a beneficiarne a breve scoprendo sapori nuovi.
Accertati di non comprare più nella spesa settimanale salumi e insaccati, formaggi e latticini in generale, dolci molto complessi, alcolici e bevande gassate e zuccherate e abituati a bere almeno un paio di litri di acqua naturale al giorno, ancora meglio se arricchita da qualche goccia di limone che ti aiuterà ad alleviare la sensazione della sete, rifornendo il fisico con i giusti nutrimenti vitaminici.
Pressione alta e attività sportiva
Se non sei abituato ad allenarti evita di sovraccaricare il fisico con sport ed esercizi troppo intensi che costringerebbero il cuore a lavorare di più e alzerebbero inevitabilmente la pressione del tuo sangue. Molto meglio dedicarsi ad una bella passeggiata quotidiana all’aria aperta nel verde di un parco, oppure preferire l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto in alternativa alla macchina per mantenere i valori della pressione nella norma.
Tieni presente che anche se pratichi sport regolarmente e il tuo fisico è già abituato a palestra e attrezzi ginnici, potrebbe capitarti di soffrire di vertigini: che succeda a causa del caldo eccessivo della stagione estiva o per colpa di un principio di influenza, tutto ciò che devi fare è sospendere immediatamente l’attività e far riposare il tuo corpo per permettergli di riequilibrare i valori pressori.
Pressione massima e minima: che cosa sono
La pressione arteriosa comunemente abbreviata col solo nome di “pressione” si riferisce alla compressione esercitata dal sangue pompato dal cuore sui vasi sanguigni. Quest’ultimo battendo ad intervalli regolari riproduce due tipi di pressione: la massima chiamata anche “sistolica” che equivale al momento in cui il cuore invia il sangue verso le arterie. La “diastolica” ovvero la pressione minima è al contrario quella prodotta nelle arterie quando il cuore è in fase di rilassamento.
I valori della pressione arteriosa: perché è importante tenerli sotto controllo
Monitorare la pressione arteriosa significa tenere sotto controllo la salute fisica. La maggior parte dei decessi, ancora oggi, sono causati da ictus e infarti dovuti esattamente a sbalzi di pressione arteriosa. Ciò è da attribuire al fatto che molte persone, non conoscendo lo stato di salute del loro cuore continua a non curarsi, provocando nei casi più gravi il decesso.
A questo proposito è molto importante controllare lo stato della propria pressione arteriosa con uno strumento che si chiama sfigmomanometro. Bastano piccoli accorgimenti per eseguire il monitoraggio autonomamente salvandosi ogni giorno la vita.
Vediamo quindi quali sono questi valori.
Mentre la pressione minima viene considerata di buon valore se oscilla tra 70 e 90 mm Hg, quella massima deve essere compresa tre 110 e 140 mm Hg. Ma è proprio quest’ultima a dover essere monitorata costantemente essendo tra le due la più pericolosa. Se infatti raggiunge valori più alti de sopracitati occorre intervenire tempestivamente per riportarla ai valori ottimali prima che possa arrecare danno al sistema cardiovascolare.
Osservando alcuni dati sulla popolazione italiana pare purtroppo che molte persone trascurino ancora il loro stato di salute. Infatti solo una piccola percentuale presente nel nostro paese è a conoscenza del fenomeno “pressione alta” e dei danni che può provocare.
Le anomalie dell’ipertensione
La maggior parte dei fenomeni che causano l’ipertensione è purtroppo sconosciuta. Di solito appare congenita e occorre solo tenerla sotto controllo e curarla secondo le prescrizioni mediche. In altri casi è causata da malattie dell’apparato endocrino o renale.
I sintomi causati dall’ipertensione
La pressione arteriosa alta può essere asintomatica fin quando non si cronicizza. In questo caso provoca danni al fisico, propinando in alcuni casi qualche sintomo. Emicrania, nausea ed epistassi possono comparire, ma non sempre. Purtroppo questa malattia risulta nella maggior parte dei casi asintomatica, ma è talmente pericolosa che se non curata in tempo provoca danni al sistema vascolare e diventando cronica può comportare il verificarsi di ictus e infarti.
Che cosa fare in caso di ipertensione
Oltre ad assumere i medicinali prescritti dal medico è opportuno modificare il proprio stile di vita: esercizio fisico anche moderato, un’alimentazione sana e uso di poco sale possono contribuire a migliorare lo stato della pressione arteriosa.
Pressione minima bassa: rimedi
La pressione è ogni giorno misurata da una marea di persone. La pressione bassa in particolare, o ipotensione, non è altro che una condizione non grave che spesso affligge donne e uomini. Andiamo a vedere insieme con un post ben dettagliato quali sono le cause principali e in particolar modo come si può curare.
Una pressione eccessivamente bassa sanguigna può avere tantissime cause differenti fra loro, sia costituzionali che a livello patologico. Di solito, tuttavia, soffrire di pressione bassa non è considerando cosi tanto grave questo sia chiaro, perché non si tratta in pratica di una condizione che possa andare a danneggiare il cuore o le arterie come succede nell’opposto, ovvero quando la pressione risulta essere troppo alta, più del solito.
Per essere considerata tale da creare dei veri disturbi, la pressione del sangue non deve assolutamente superare i 90-100 mm HG di massima e i 50 mm HG di minima. In questi casi i sintomi a lungo andare in qualsiasi soggetto possono creare forti disagi. Prima di tutto iniziano a insorgere i primi segnali di debolezza, sensazione di avere gambe sempre molli in ogni occasione, capogiri al mattino, irritabilità eccessiva, forti cefalee, difficoltà nel contrarsi, sudorazione fredda, ronzii ad entrambe le orecchie, aspetto non sano con colorito e sangue e mucose estremamente pallide questi sono i segnali più significativi dell’ipotensione. Le cause della pressione bassa sono diverse.
Come si cura l’ipotensione?
Curare la pressione bassa per fortuna è possibile ma sopratutto è molto facile per tutti. In genere il rallentamento del flusso ematico va a manifestarsi in particolar modo alle prime ore del mattino, oppure subito dopo i pasti o qualsiasi sforzo fisico si faccia, dunque la prima vera ed efficace terapia è evitate di scombussolarsi troppo e assumere un rimedio blando, meglio se naturale, che funga con esattezza da cardiotonico. Per esempio il nostro consiglio è quello di bere un caffè forte, un te’ rosso o un energizzante perfettamente adatti.
Tutto ciò fa salire la pressione, anche le banane, i cachi, i meloni, il cioccolato fondente grazie al contenuto in minerali come potassio, sodio e magnesio. In caso di pressione che spesso e volentieri tende ad abbassarsi dopo uno sforzo fisico, un allenamento sportivo o sudorazione intensa in estate, sono efficacissimi anche le tradizionali bustine con integratori potentissimi a base di sali minerali.
Ovviamente per tutto vale il consiglio di bere come minimo 2 litri di acqua al giorno e di fare spesso nell’arco della giornata spuntini leggeri dove devono assolutamente esserci frutta e verdura e fonti di ferro bio disponibili. La cipolla in stretta collaborazione con l’aglio, ad esempio sono eccellenti regolatori di pressione, dunque non scartateli in cucina e utilizzateli spesso. Le bevande alcoliche, infine, vanno assolutamente evitate.
Cosa fare se la pressione minima è bassa
Come è possibile combattere nel miglior modo possibile la pressione alta al tempo stesso si può anche combattere efficacemente la pressione bassa questo è poco ma sicuro. Nel post odierno vedremo degli ottimi rimedi naturali per quanto riguarda la pressione bassa.
Durante i periodi più caldi dell’anno è di gran lunga più frequente, sopratutto in tutte quelle persone predisposte di natura che non ne posso aver colpa, avvertire il repentino abbassamento della pressione e i fastidi che questo fenomeno è in grado di comportare.
Ovviamente ai primi segnali non bisogna di certo allarmarsi cosa sbagliatissima che in moltissime circostanze potrebbe peggiorare la situazione: il gran caldo sopratutto quando arriva oltre i 35 gradi fissi tutto il giorno, infatti, provoca una dilatazione maggiore dei vasi sanguini del proprio organismo andando cosi a comportare un abbassamento veloce del valore della pressione. Da qui iniziano a comparire i primissimi capogiri, vertigini continue, il sensore di debolezza costante e stanchezza che spesso colgono ogni individuo proprio nel periodo estivo.
Conoscere qualche efficace rimedio naturale è il primissimo passo per riuscire a contrastare nel miglior modo possibile la bassa pressione, conosciuta anche con il seguente nome: ipertensione. Allo stesso modo si rivela utile avere chiaro il comportamento da tenere in considerazione ogni volta che accade di essere colti da qualsiasi improvviso svenimento, cosi da saperlo fronteggiare al meglio con calma e in particolar modo preparati sotto tutti i punti di vista per ogni evenienza.
Mi sento debole: colpa della pressione bassa? Ecco tutto ciò che c’è da sapere
Per venire a conoscenza se soffrite o meno di pressione bassa o ipertensione che sia bastano un paio minuti del vostro tempo e il gioco è fatto. Il dottore, ma anche un qualsiasi farmacista di una certa esperienza, possono misurarla tranquillamente tramite dei macchinari appositi ben progettati per riuscire a valutare se i vostri valori pressori sono inferiori alla norma. Nello specifico la pressione è bassa quando, misurata durante il riposo, i valori della massima non tendono a superare i 90-100 mm HG e quelli della minima si aggirano sui 50 mm HG.
Quali sono i rimedi più efficaci in caso di pressione bassa? Scopriamoli insieme
Il primo consiglio che ci sentiamo di darvi è quello di dare uno sguardo a ciò che mangiate ogni giorno, privilegiando pasti ultra leggeri e frequenti nel tempo. E’ importante mangiare la giusta quantità di proteine – carni magre e legumi – e di vitamina – albicocche, carote, pomodori, rucola, prezzemolo, ma anche fegato e olio di fegato di merluzzo), B (latticini, carne magra, uova, cereali e frutta secca) e C (agrumi, fragole, lattuga, cavoletti di Bruxelles). Aglio e cipolla anch’essi sono di estrema importanza, infatti entrambi riescono a svolgere importantissimi effetti regolatori del flusso ematico il che è un bene per l’organismo.
Anche il tanto discusso sale è utilissimo per riuscire a fronteggiare al meglio i continui abbassamenti di pressione dunque, senza utilizzarne a grandi quantità, può essere un ottimo rimedio a livello preventivo. Altra regola da prendere in seria considerazione è quella di bere minimo 2 litri di acqua al giorno per idratarsi nel miglior modo: la disidratazione, infatti, va ad abbassare la gittata cardiaca, con un aumento conseguente della frequenza cardiaca e abbassamento della pressione arteriosa.
Vanno assolutamente evitati, invece, gli alcolici. Un consiglio in estate è anche quello di portare dietro una bustina o più di zucchero miele e un po’ di uvetta o frutta secca utile in caso di abbassamento di pressione a riprendervi velocemente.
Cosa succede se la pressione minima è alta?
La pressione minima (o diastolica) fa riferimento alla distensione del miocardio, nel momento immediatamente successivo a quello della contrazione. In un soggetto sano, tale valore deve rimanere entro i 60-80 mmHg, associato ad una massima tra i 90 e i 120 mmHg. Valori di minima al di sopra dei 90 mmHg sono un segno di anomalie a carico del sistema circolatorio. Tuttavia, occorre chiarire da cosa scaturisca l’evento, in modo da intervenire in maniera mirata. Vediamo, quindi, le reazioni dell’organismo in tale ipotesi.
Le condizioni che portano a un quadro di minima alta
Per comprendere che cosa succede se la pressione diastolica si alza, occorre far luce sulle cause e sulla frequenza degli episodi. Se il riscontro non è occasionale (magari in seguito a stress improvvisi), quasi sicuramente si ha a che fare con un soggetto iperteso. In tale eventualità, anche la massima si trova al di fuori dei ranghi, vale a dire più su dei 140 mmHg. In altre parole, è in corso un’alterazione permanente dei parametri pressori, quando non sia già avvenuta.
Va da sè che un aumento della minima dipende da uno stato ipertensivo. Quest’ultimo può essere di natura circostanziale (ipertensione secondaria) o indipendente da cause specifiche (stato ipertensivo essenziale). Le persone anziane e tutti coloro che hanno problemi di elasticità dei vasi sanguigni possono rientrare in tale casistica. L’irrigidimento delle pareti e la loro perdita di elasticità, dovuti ad invecchiamento e a fenomeni degenerativi, sono alcune cause. Ma non le uniche.
Oltre alla predisposizione genetica e all’appartenenza a determinati gruppi etnici (in africani, caraibici e afro-americani è più frequente riscontrarla), esistono dei fattori comportamentali che ne favoriscono l’insorgenza. Tra questi va ricordato l’abuso di sale al di sopra dei fabbisogni raccomandati (5-6 g al giorno), insieme ad eventuali strapazzi fisici e stress emotivi, insonnia e malattie croniche.
Peso al di sopra dei limiti, vita sedentaria, alimentazione ricca di grassi e povera di acqua concorrono ad aggravare un quadro in via di compromissione. Il più delle volte, il punto di partenza per risolvere il problema è correggere le abitudini sbagliate.
Minima alta e sintomi
Non è automatico che l’organismo invii dei segnali di malessere, in tali condizioni. Il più delle volte non accade, poiché il corpo riesce a gestirli e, in qualche modo, a dominarli. Ma quando la minima supera i 110 mmHg e la massima i 180 mmHg, allora arrivano sintomi di varia intensità, che possono essere fastidiosi e debilitanti.
Tra questi ricordiamo mal di testa, offuscamento della vista, epistassi, acufeni, respiro irregolare. Inoltre, sono di comune riscontro problemi digestivi, cardiopalmo e stati ansiosi difficili da gestire.
Trascurare il problema, purtroppo, non lo risolve. Peggiora il quadro e favorisce la comparsa dell’aterosclerosi. I danni, comunque, non si limitano al sistema cardio-circolatorio, ma si estendono ad altri apparati. Reni, occhi, sistema nervoso e riproduttivo possono risentire negativamente di un tale scompenso. Per questo è indispensabile indagare a fondo sulle cause e trovare una cura al più presto.
I rimedi naturali per la pressione alta
La pressione alta è uno dei maggiori problemi di salute che affligge la popolazione adulta a livello mondiale. Solo in Italia, la stima delle persone affette da ipertensione si aggira intorno i 15-20 milioni, un dato importante che deve farci pensare considerando il fatto che è uno dei principali fattori che può portare all’insorgere di malattie cardiovascolari più gravi.
Per prima cosa è bene definire che l’ipertensione è una condizione permanente e non sporadica in cui la pressione arteriosa supera i valori limite stabiliti da medici e da esperti.
Le cause dell’ipertensione
Non esiste una lista di cause che portano a contrarre questo tipo di problematica, si parla piuttosto di una serie di fattori che predispongono all’insorgere della malattia, sicuramente un ruolo importantissimo lo hanno:
- Fattori genetici: se si hanno parenti e familiari affetti da ipertensione può voler dire che ne esiste una predisposizione genetica.
- Sedentarietà: fare una modesta attività fisica tutti i giorni può apportare dei benefici, non solo al benessere del nostro corpo ma anche alla nostra salute
- Il passare degli anni: con l’aumentare del tempo è più probabile che si sviluppino problematiche legate alla pressione
- Alimentazione: è sconsigliato l’uso smodato di sale, un eccessivo uso di caffeina
- Pressione alta
- Abuso di alcol e vizio del fumo
I rimedi naturali per curare l’ipertensione
Chi è affetto da questa problematica quindi avrà il dovere di adottare uno stile di vita sano ed un’alimentazione corretta, questo perché oltre ad una cura farmacologica adeguata sarà importante anche seguire una dieta equilibrata a base di sostanze naturali che grazie alle loro proprietà potranno affievolire le problematiche portate dall’ipertensione.
- Biancospino: le foglie del biancospino hanno una potente azione ipotensiva che permette naturalmente di abbassare la pressione, infatti hanno una proprietà sedante, antiaritmica e calmante. Questo è possibile grazie anche ai flavonoidi e procianidine. Possono essere usate anche gemme e fiori di questa importante pianta.
- Ulivo: le sue foglie contribuiscono all’azione diuretica e ipotensiva, mentre le gemme sono in grado di abbassare notevolmente la pressione ed il colesterolo.
- Aglio: è risaputa la sua capacità di diminuire in maniera significativa la pressione arteriosa grazie alla loro facoltà di provoacare una lieve vasodilatazione. Inoltre l’allicina permette di regolarizzare la pressione.
- Peperoncino: noto vasodilatatore, rende possibile una distensione dei vasi sanguigni e quindi abbassa la pressione.
- Ortaggi: gli ortaggi sono ricchi di sali minerali come il potassio, questo elemento infatti permette di mantenere bassi i valori della pressione
- Cereali: ricchi di acido glutammatico
- Legumi: ricchi di fibre e sopratutto di proteine che sono uno dei migliori alleati per abbassare la pressione e preservare i reni.
- Pesce: nello specifico ci riferiamo al pesce azzurro grazie al suo naturale contenuto di omega 3 che, pur essendo dei grassi, sono grassi insaturi e buoni che hanno effetti ottimi sulla pressione.
In sintesi, è possibile vedere da questa breve lista come tanti alimenti ”buoni” siano ottimi alleati per la nostra salute, quindi mantenendo sempre un’alimentazione sana, sarà possibile abbassare naturalmente la pressione e preservarci dall’insorgenza di malattie che un domani potrebbero portare a gravi danni.
Abbassare la Pressione in Modo Naturale
La pressione alta o ipertensione è una malattia per la quale il sangue scorre con una velocità superiore al dovuto all’interno delle arterie che poi, tramite i vasi sanguigni portano il sangue all’interno del nostro corpo quindi un innalzamento oltre i valori normali consentiti.
Il valore massimo viene raggiunto nel momento in cui il cuore subisce una contrazione (sistole) e quello minimo quando il cuore si rilassa venendo irrorato di sangue (diastole). I valori della pressione risultato a rischio quando un soggetto misurato a riposo supera il valore di 90 mm/hg per la minima e i 140 mm/hg per la massima.
Il range di valori potrà essere leggermente differente e variare da persona a persone in base ad alcune situazioni che possono riguardare il momento in cui essa viene misurata ovvero quale momento del giorno, se si è svolta attività fisica che di per sé aumenta la pressione del sangue e lo stato emotivo per cui trovarsi uno stato di agitazione potrebbe alterare la misurazione.
Per prevenire e contrastare l’ipertensione è bene seguire una dieta che sia il più bilanciata possibile, con cibi che abbiano un basso contenuto di sale e di grassi saturi e con una moderata dose di sport che potrà comprendere anche passeggiate o a piedi o in bicicletta.
Rimedi naturali per l’ipertensione
Prima di parlare dei rimedi naturali che possono aiutarci a prevenire o a contrastare l’ipertensione è bene ricordare che è sempre necessario sottoporsi a un controllo medico per verificare il fattore principale e seguire quanto prescritto l’utilizzo di farmaci (che casomai andranno ad essere abbinati ai rimedi naturali).
Innanzitutto sarà fondamentale eliminare alcuni fatto primari come alcool, fumo e una dieta ricca di grassi e sale. Come ricordato prima anche l’attività fisica avrà una sua incidenza, chiaramente sarà necessario svolgere un programma mirato che non comporti un’eccessivo sforzo personale. Meglio se sarà svolta un’attività aerobica almeno per 3 volte a settimana.
Per quanto riguarda il programma alimentare da seguire ci sono alcuni consigli che potrebbero risultare utili:
- Eliminazione del sale da cucina (o in alternativa l’utilizzo di un sale iposodico) o di alimenti che lo presentano in quantità eccessiva come i formaggi stagionati o il dado da cucina
- Nel proprio piano alimentare potassio e magnesio sono alleati che contribuiscono a contrastare il fenomeno dell’ipertensione e sono contenuti in una varietà di cibi quali legumi, ortaggi frutta ma anche integratori
- Aumento di omega 3 che ha la funzione di diminuire i trigliceridi all’interno del sangue e si ritrova negli alimenti quali alghe, semi di lino o canapa, soia..
- Da considerazione sono anche i cibi che abbassano il colesterolo dato che molto spesso l’ipertensione è collegata con il colesterolo alto. Da favorire quindi frutta verdura e cereali integrali. Anche l’olio d’oliva (2 cucchiaini a crudo al giorno), noci e banane favoriscono l’abbassamento della pressione.
- È consigliato non fare uso di bevande stimolanti come l’assunzione di caffeina o teina e l’utilizzo di bevande alcoliche.
Ipertensione arteriosa. Cos’è e quali sono i sintomi
Ipertensione arteriosa, una parola che indica una patologia dove l’aumento della pressione del sangue determina dei valori anomali dello stesso. L’organizzazione mondiale della sanità, l’OMS, classifica la forma di ipertensione arteriosa più lieve come “Grado 1° bordeline” e riguarda gli individui con i valori di pressione massima che vanno da 140 ai 149 mm Hg.
La forma più preoccupante è di certo l’ipertensione di “Grado 3° grave” dove i valori massimi sono pari o superiori ai 180 mm Hg. Spesso però l’ipertensione si manifesta a seguito di altre patologie che rappresentano la causa dell’aumento della pressione sanguigna e in questi casi si parla di ipertensione secondaria. In casi opposti invece, ossia quando si è in stato di gravidanza o in presenza di patologie particolari, i valori di riferimento sono più bassi del normale. Nella quasi totalità dei casi, circa il 95%, l’ipertensione nasce da fattori specifici quali la familiarità, l’età e stili di vita poco salutari.
Anche se non è una regola, l’ipertensione arteriosa si può manifestare attraverso alcuni sintomi come l’emicrania, che non di rado compare al mattino oppure acufenii cioè una sorta di ronzii ripetuti nelle orecchie. Alterazione visiva, sensazione di vertigini e stordimento sono altri dei sintomi che accompagnano questa patologia, come anche la perdita di sangue dal naso.
Abitudini dietetiche giuste e sbagliate
In caso di presenza di ipertensione arteriosa è bene adottare delle abitudini molto vantaggiose anche solo per scongiurare la patologia, soprattutto in caso di rischi quali l’avanzare dell’età, la familiarità e la presenza di altre malattie. In primo luogo bisogna tenere a mente i 3 fattori che più di altri si relazionano negativamente con l’ipertensione ossia il consumo di sale, di alcool e l’eccesso di peso.
Per ciò che riguarda sale ed alcool non è necessario eliminare entrambi, ma limitarne il consumo a dosi molto contenute. L’OMS raccomanda una quantità di sale inferiore ai 5 g al giorno e di alcool inferiore alle 2 unità che equivalgono, ad esempio, ad un bicchiere di vino e mezzo, se ad alta gradazione, sempre riferito ad un consumo giornaliero.
Per ciò che riguarda il peso è importante che il cuore non sia affaticato da una quantità di lavoro maggiore del previsto e questa è un’eventualità che può verificarsi in caso di sovrappeso. Alla luce di tutto questo la dieta iposodica e l’esercizio fisico vanno considerati come i primi strumenti per trattare correttamente e in modo non farmacologico la patologia.
La dieta, alimentazione come cura
La dieta, inteso come stile di vita alimentare, in presenza di ipertensione arteriosa è il miglior alleato per contrastare la patologia. Soprattutto quando ci si trova davanti a forme lievi, attraverso l’alimentazione è possibile riportare i livelli di PA alla normalità in breve tempo.
Proprio perché l’alimentazione risulta essere un aspetto fondamentale in merito all’ipertensione arteriosa, anche chi non presenta la patologia dovrebbe seguire un’alimentazione corretta proprio perché, in caso contrario, può essere essa la causa dell’ipertensione stessa.
Perciò il sale a tavola va ridotto notevolmente e in casi di ipertensione grave è consigliabile eliminarlo, così come i grassi e le pietanze con soffritti e le fritture stesse. Riassumendo è possibile affermare che le seguenti abitudini alimentari aiutano a contrastare l’ipertensione:
- Limitare notevolmente gli alcolici e bevande zuccherate
- Limitare o eliminare il sale
- Limitare o eliminare le fritture e i dolci
- Limitare i cibi affumicati e gli insaccati ad alto contenuto di sale
- Favorire i cibi cotti al vapore
- Consumare quotidianamente frutta e verdura cruda
- Favorire i condimenti a crudo con olio EVO
- Bere circa 1,5 lt di acqua oligominerale al giorno
- Fare esercizio fisico anche di bassa intensità
- Non fumare
Menù per ipertensione arteriosa
I consigli che seguono si riferiscono a delle abitudini e a delle pietanze adatte a chiunque voglia seguire uno stile di vita più sano, ma particolarmente adatte a chi soffre di ipertensione. Coloro a cui hanno però diagnosticato patologie, anche diverse dall’ipertensione arteriosa, devono sempre sentire il parere del proprio medico prima di apportare modifiche alle proprie abitudini, soprattutto in quei casi dove sono presenti forme di diabete, di problemi nella coagulazione del sangue e terapie farmacologiche.
La dieta che segue inoltre tiene conto non solo di alimenti salutari e semplici, ma anche di quelli dove il sale è “nascosto” ossia è contenuto, ma non viene avvertito nel gusto. Inoltre il menù è accompagnato da consigli che seguiti in concomitanza della dieta favoriscono un maggiore abbassamento dei livelli di pressione del sangue.
Colazione
- Latte scremato o karkadè
- Un biscotto integrale o una fetta biscottata
- Un cucchiaino di miele o di marmellata senza zucchero
Spuntino della mattina
- Uno yogurt al naturale con un cucchiaio di muesli oppure mezza mela con la buccia o mezza banana
All’interno dell’arco della mattina svolgere almeno 10 minuti di attività fisica a bassa intensità (passeggiata o cyclette)
Pranzo
- 70 gr di pasta integrale con 3 pomodorini e basilico oppure con purea di zucca e grana padano oppure con zucchine a dadini e grana padano. In alternativa 70 gr di pasta con legumi e trito di carote, sedano e cipolla cotti con la pasta
- Un’insalata con lattuga e carote
- Un cucchiaino di olio evo
Spuntino
- Mezza mela con la buccia
- Mezza banana
- Un quadratino di cioccolato fondente
Cena
- Branzino o orata o salmone o petto di pollo o tacchino cotto al vapore
- Insalata con due pomodorini e mezzo cetriolo oppure insalata di finocchi o cavolfiore cotto al vapore
- Un cucchiaino di olio evo
Bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno e dopo cena fare una passeggiata di dieci minuti o comunque evitare di coricarsi prima di due ore dall’ultimo pasto della giornata.
Alimentazione per la pressione alta: quali cibi assumere e quali evitare
L’ipertensione, chiamata anche pressione alta, colpisce circa un terzo di tutti gli adulti nei paesi occidentali. Un altro terzo tende a soffrire di pre-ipertensione, dove la pressione sanguigna è alta ma non abbastanza alta da essere diagnosticata come ipertensione. Spesso l’ipertensione non ha sintomi, quindi l’unico modo per sapere se se ne soffre è farla misurare al proprio medico durante un controllo periodico.
L’ipertensione arteriosa è facile da controllare, ma se non viene gestita correttamente, può portare a condizioni potenzialmente letali come ictus, infarto e altri gravi problemi cardiaci. Oltre a praticare esercizio fisico costante e perdere peso, seguire un piano alimentare sano è uno dei modi migliori per prevenire o gestire la pressione alta.
Che cos’è la pressione alta?
La pressione sanguigna è la forza esercitata dal sangue che spinge contro le pareti delle arterie. L’ipertensione si verifica quando la forza del sangue è troppo alta su una base coerente. La pressione del sangue è composta da due numeri, il numero di pressione sistolica e la misurazione della pressione diastolica.
Il numero sistolico, il numero in alto, è la pressione del sangue che spinge contro le pareti delle arterie quando il cuore batte. Il numero diastolico, che è il numero in basso, è la misurazione della pressione del sangue mentre il cuore è a riposo tra i battiti. La pressione sanguigna normale è un numero inferiore a 120 su meno di 80. L’ipertensione è più comune nelle persone anziane a causa dell’irrigidimento delle arterie e dell’accumulo di placca ateromatosa all’interno di esse.
Cosa mangiare per prevenire o gestire la pressione alta
Una dieta salutare per il cuore aiuta a prevenire le malattie cardiache e l’ipertensione, condizioni che comportano un importante contributo alle malattie cardiache. Che cos’è una dieta salutare per il cuore? È una dieta ricca di:
- Cereali integrali
- Frutta
- Verdure
- Latticini a basso contenuto di grassi o senza grassi
- Proteine magre
- Pesce
- Legumi (fagioli e piselli)
- Buoni grassi presenti in prodotti come oli vegetali, frutta secca e semi
Cosa evitare o limitare per prevenire l’ipertensione
Oltre a mangiare cibi salutari per il cuore, è possibile ridurre ulteriormente il rischio di sviluppare la pressione alta riducendo i consumi o eliminando i seguenti alimenti e bevande:
- sale
- Grassi malsani come grassi saturi e trans
- Alcool eccessivo
- carne rossa
- Dolci e bevande zuccherate
Il sale, o il sodio, è probabilmente l’elemento chiave in questo elenco di alimenti da limitare e forse abbastanza semplice da ridurre al minimo. Uno studio ha scoperto che le persone che hanno seguito una dieta specifica per il controllo dell’ipertensione e ridotto anche l’assunzione di sodio avevano misurazioni della pressione sanguigna significativamente più basse.
Per ridurre l’assunzione di sodio, mangiare cibi freschi ed evitare i pasti pronti congelati poiché di solito hanno alti livelli di sale. Meglio usare spezie ed erbe saporite per aromatizzare il cibo invece del sale. Leggere le etichette su tutti gli alimenti confezionati e prendere nota del sodio per porzione è un’altra strategia di controllo efficace. Inoltre, aumentare l’assunzione di potassio può controbilanciare gli effetti del sale. Quindi, è bene assicurarsi di aggiungere alimenti ricchi di potassio come banane e patate dolci al proprio elenco di cose da mangiare.
Ipertensione: cosa mangiare?
Ecco quali sono gli alimenti consigliati quando si soffre di ipertensione, ognuno dei quali in grado di offrire un effetto positivo che può essere notato dopo un breve periodo di assunzione di tali alimenti.
Quali alimenti mangiare se soffro di Ipertensione ?
L’aglio, un condimento ideale per sconfiggere l’ipertensione
L’ipertensione può essere sconfitta se, ai piatti che si preparano, si aggiunge uno spicchio d’aglio. Questo alimento, generalmente utilizzato come condimento, permette la dilatazione dei vasi sanguigni e di conseguenza consente anche una riduzione della pressione. Per evitare che il proprio alito possa essere tutt’altro che profumato, è consigliato tritare lo spicchio e assumerlo come se si trattasse di una pastiglia: se questo non viene masticato, infatti, il suo aroma non viene sprigionato, facendo in modo che il proprio alito sia sempre fresco e profumato.
La banana, il frutto contro l’ipertensione
Parlando di frutta, invece, un alimento che permette di combattere l’ipertensione è la banana. Questa, infatti, è caratterizzata dalla presenza di potassio in grado di contrastare l’accumulo di sodio nel proprio organismo che, appunto, comporta anche l’aumento della pressione sanguigna. La banana, inoltre, possiede svariate altre proprietà nutrizionali che permettono di avere una condiziona salutare perfetta. Per evitare che l’ipertensione possa essere costante, mangiare due banane al giorno, durante lo spuntino mattutino e quello pomeridiano, rappresenta una scelta consigliata in grado di offrire il miglior risultato possibile.
Il pesce azzurro e l’ipertensione
Come secondo piatto da assumere qualora si voglia combattere l’ipertensione e fare in modo che tale problematica possa essere risolta, è consigliata l’assunzione del pesce, in particolar modo di quello azzurro. Gli omega 3, infatti, sono un alimento che consente a tutti gli effetti di ottenere un risultato finale abbastanza soddisfacente, quindi di evitare che l’ipertensione possa essere una condiziona salutare che tende a essere sinonimo di malessere e anche di diverse rinunce. Perciò il pesce azzurro, come il salmone e tanti altri, sono dei validi alleati grazie ai quali la propria condizione di salute viene migliorata in maniera esponenziale e visibile fin da subito.
La verdura che aiuta a curare l’ipertensione
La medicina orientale rappresenta una tradizione che, molto spesso, ha permesso a tante persone di tornare a star bene e soprattutto a trovare in soluzioni semplici la cura a determinate problematiche. Per quanto riguarda l’ipertensione, la cultura orientale suggerisce di consumare almeno quattro gambi di sedano al giorno, possibilmente senza alcun condimento. Grazie a questa soluzione, infatti, la pressione sanguigna viene gestita in modo ottimale, evitando quindi che la pressione si assesti sempre su livelli elevati.
Infine vi è lo zafferano, altro alimento consigliato per l’ipertensione che, oltre a essere utilizzabile come condimento, può essere sfruttato come infuso: una bustina in un bicchiere d’acqua tiepida al giorno consente di ridurre al massimo il livello della pressione sanguigna.
10 alimenti per la pressione alta
La nostre salute richiede un certo numero di comportamenti alimentari che se seguiti con regolarità e precisione posso scansare dei problemi per il nostro corpo, tra cui il corretto funzionamento del nostro cuore e quindi della pressione arteriosa.
Come funziona il processo?
Il cuore si contrae portando il sangue nelle arterie e poi nei vasi lo fanno circolare all’interno del nostro corpo. La pressione varia da persona a persona in base a fattori interni come età, genere e peso corporeo o esterni come il momento della giornata in cui viene misurata.
Le pareti delle arterie si oppongono alla forza che esercita il sangue pompato dal cuore e questo processo può essere definito “pressione arteriosa” o in maniera più comune “pressione”. I valori normali della pressione a riposo sono di 140 mmHg (millimetri di mercurio) di massima e 90 mmHg di minima. La massima viene definita anche come pressione sistolica mentre la minima come pressione diastolica.
Pressione alta e alimentazione
L’ipertensione è dovuta all’elevata pressione del sangue nelle arterie ovvero da quanto sangue viene pompato nelle arterie e la resistenze di queste al flusso di sangue. In questa condizione la pressione arteriosa a riposo sarà superiore alla norma.
Avremo dei valori per la pressione diastolica che supereranno costantemente il valore di 90 mmHg e superiori ai q40 mmHg per la pressione sistolica. Ma come sono correlati tra di loro l’ipertensione e la nostra alimentazione?
Sicuramente lo stile alimentare influisce nel fenomeno della pressione alta e perdere peso potrebbe farla diminuire ritornando così a valori del tutto normali (pare che abbia un’incidenza anche una modesta perdita del peso pari a 5kg).
L’incidenza alimentare più osservata è quella relativa al consumo eccessivo del sale che si dovrebbe mantenere suo 6g al giorno e l’utilizzo di alimenti che siano il più naturali possibili, non preconfezionati preferendo invece l’utilizzo di spezie come condimento.
Dieci alimenti da utilizzare per contrastare la pressione alta
- Aglio meglio se crudo purifica il sangue e contribuisce ad abbassare la pressione sanguigna.
- Peperoncino è un vasodilatatore naturale che abbassa la pressione grazie alla presenza di capiscina.
- Sedano grazie alle numerose fibre agisce contro l’assorbimento dei grassi dannosi
- Ortaggi che contengono una buona dose di potassio per mantenere sotto controllo l’ipertensione
- Cereali anche in questo caso le fibre e l’acido glutammatico aiutano a combattere la pressione alta
- Formaggi e latticini a basso contenuto di grassi e di sale che contengono dei peptidi bioattivi
- Legumi nei quali è presente l’idrosalato proteico saranno degli ottimi alleati per mantenere equilibrata la pressione sanguigna
- Noci rimedio naturale grazie alla bassa la quantità di grassi saturi e la presenza di acido alfalinolenico che contrasta la pressione alta
- Pesce per il contenuto di Omega 3 che protegge dal rischio di maltattie cardiovascolari tra cui l’aumento di pressione, da preferire il pesce azzurro
- Barbabietola rossa basterebbero 250 ml di succo al giorno per tenere sotto controllo la pressione alta grazie al contenimento di nitrati
Tisana per Pressione alta: quali tisane preferire
Il caldo, le notizie in tv, le persone che ci fanno arrabbiare, e la pressione si alza. Ma non sono queste le reali motivazioni di questo stato che ci disorienta. Nelle righe che seguono, capiremo quale rimedio efficace possiamo adottare per abbassare la pressione che sale.
La pressione alta, altro non è che un aumento della pressione arteriosa, e diverse possono essere le cause. Oggi fin troppo spesso ci succede di sentire il battito del cuore accelerato, forti mal di testa che non vanno via nemmeno con gli analgesici più potenti; abbiamo questi innalzamenti di pressione e non è sempre semplice comprenderne le motivazioni.
Le cause della Pressione alta
Tra le cause più comuni ci sono il sovrappeso, una dieta scorretta e forti momenti di stress. Potrebbe essere tutto sopportato se questo stato non potesse causare problemi legati al cuore. E questo non è trascurabile. Non sempre è possibile, ovviamente, ridurre l’agente scatenante; ci possono essere patologie, condizioni familiari, lavorative che non ci permettono di cambiare.
Come fare? Prima cosa del tutto concreta che possiamo fare è inserire nella nostra dieta alimenti che possono aiutarci a ridurre la pressione, come il potassio e il magnesio, gli omega 3 e tutti quei prodotti che possono essere diuretici, drenanti e vasodilatatori. In questo, ci aiuta l’assunzione di bevande come le tisane, che possono essere prese a base di prodotti specifici, vista anche la scelta di abbinare questi alimenti spesso proprio agli infusi e alle tisane.
Tisane per l’ipertensione
I prodotti più indicati sono l’ananas, la betulla, i finocchi, la mela, il sambuco e lo zenzero. Sul mercato ci sono varie scelte, e quelle più di facile reperimento sono:
- Tisana a freddo aloe, zenzero e cetriolo, L’Angelica, ad azione depurativa
- Fitomagra Adiprox, Aboca, che favorisce il metabolismo dei grassi
- Tisana drenante con betulla e ananas, Sognid’oro
- Infuso mela, carota e zenzero, Sognid’oro, che favorisce la funzionalità digestiva
- Tisana Istantanea al Finocchio, Pompadour
- Le Tisane Drenante con equiseto e betulla, Pompadour
Calde e avvolgenti in inverno e fredde e rinfrescanti in estate, le soluzioni delle tisane sono davvero tante.
In erboristeria
Ci sono altri prodotti molto efficaci per ridurre la pressione arteriosa, ma sono di difficile reperimento in tisane preconfezionate. Le erboristerie ci offrono, a tal proposito, una vasta scelta di erbe e consigli, efficaci per un’azione vasodilatatore, come il vischio, e un’azione sui vasi sanguigni, come il karkadé e il cumino nero. Quello che farà la differenza sulle vostre preferenze, a questo punto, è solo il giusto che preferite.
Vita sana
L’ultimo prodotto che può essere molto utile per ridurre la pressione alta è uno stile di vita sano. Purtroppo la vita frenetica che abbiamo non ci permette di evitare lo stress, ma se provassimo a concederci un momento per noi, con una tisana che ci avvolge, magari ci proveremo… gusto.